Sardegna isola megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo
Periodo della mostra
10 giugno - 11 settembre 2022
Orario
Prezzo biglietto
incluso nel biglietto d'ingresso
“Sardegna isola megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo” è il titolo della mostra che approda al MANN dal 10 giugno dopo aver fatto tappa al Museo per la Preistoria e Protostoria di Berlino, all’Ermitage di San Pietroburgo e al Museo Archeologico di Salonicco. La Sardegna, che fin dall’epoca preistorica fu luogo di contatto e scambio tra civiltà diverse nel Mediterraneo, viene rivissuta attraverso il tema del megalitismo, fenomeno che vede importanti attestazioni nell’isola a partire dal Neolitico medio fino all’età del Ferro. Il percorso allestito nel Salone della meridiana include circa duecento reperti, in prestito dai musei archeologici di Cagliari, Sassari e Nuoro, e si articola in sei sezioni, ciascuna dotata di un ricco apparato fotografico e multimediale e di modelli e ricostruzioni. Un viaggio straordinario dai primi dolmen neolitici alle dee madri, dai bronzetti nuragici ai Giganti di Mont’e Prama, uno dei quali eccezionalmente concesso in prestito dal Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Il racconto si sviluppa fino alle fase fenicia e alla conquista romana mostrando come la vita intorno ai nuraghi continui, seppur in forme diverse, lasciando un’eredità imperitura non solo sul territorio ma anche nel sostrato culturale che emerge ancora, ad esempio, nell’onomastica latina.
L’edizione napoletana della mostra costituisce anche un’occasione per approfondire il legame con la Sezione di Preistoria e Protostoria del MANN, recentemente riallestita, e più in generale con il territorio campano grazie al focus sui reperti nuragici rinvenuti in contesti dell’età del Ferro a Pontecagnano, concessi in prestito dalla Direzione Regionale Musei Campania. Il percorso si conclude poi con un omaggio alla figura di Ettore Pais, archeologo e studioso poliedrico di padre sassarese, che operò sia in Sardegna dirigendo il Museo archeologico dell’Università di Sassari (1878) e il Museo di antichità di Cagliari (1883) e sia fu direttore del Museo Nazionale di Napoli dal 1901 al 1904 lasciando una forte impronta negli allestimenti del museo.
La mostra – che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica – è promossa da Regione Sardegna-Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio con il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e la Direzione Regionale Musei della Sardegna, vede inoltre il Patrocinio del MAECI e del MIC, la collaborazione della Fondazione di Sardegna e il coordinamento generale di Villaggio Globale International. Intesa Sanpaolo è partner per la sede napoletana.
Il progetto scientifico è curato da Federica Doria, Stefano Giuliani, Elisabetta Grassi, Manuela Puddu e Maria Letizia Pulcini, con il coordinamento di Bruno Billeci e Francesco Muscolino. Nel comitato scientifico figurano Manfred Nawroth, Yuri Piotrovsky, Angeliki Koukouvou e Paolo Giulierini.
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