Monumento memento di Yvonne De Rosa
a cura di Simone Maria Azzoni
Periodo della mostra
22 aprile- 31 agosto 2023
Orario
Il progetto espositivo è un corpus di 49 opere tratte della monografia “A Mia Madre”, edita da Roberto Nicolucci Editore.
Monumento Memento è un racconto, un viaggio che attraversa il tempo e lo sospende. “A Mia Madre” è un archivio di voci, segni, fotografie di giovani e giovanissimi passati dalla Nuziatella di Napoli, Monumento Memento è la riconfigurazione di quell’archivio: estetica, discorsiva, formale. Le storie diventano affluenti della Storia, a nuovi custodi del presente è affidato il capo del “ filo che s’addipana”.
“Nella camera delle meraviglie dei Tirannicidi - scrive il curatore Simone Maria Azzoni - “A Mia Madre” è l'intimità nell'eroico, la contraddizione nella celebrazione. De Rosa, “disinnescando” il monumento, sovverte la linea del tempo, sostituisce il senso definitivo con la domanda, svela la pace mentre rivela la guerra. Nella nobile dimensione “pubblica” del Museo, innesta una possibilità per contestare la memoria, quella collettiva, quella eroica della libertà e della ribellione “al tiranno”.”
Lo spazio è abitato da dittici come ex voto, cartoline come reliquie di tombe, lettere. Uno sfregio al monumento, alla nobiltà dello stesso marmo, quello della Nunziatella, quello delle statue classiche. Il passato si ricostruisce attraverso un gesto che restaura la linea del futuro.
“Ho cercato di operare una sottrazione di “misura e di peso”, - dice Yvonne De Rosa - di cercare nell’imponente monumentalità uno spazio dell’intimità. Le azioni belliche sono sottratte al tempo si fanno presente e via d'accesso ad un tempo comune: quello in cui di una lettera di un giovane soldato diventa la lettera di tutti i soldati. Parlando della guerra egli dice in una accorata lettera a sua madre : “nulla si può sperare da ciò che ci circonda se non inganni e disillusioni..”.”
Monumento Memento è un racconto, un viaggio che attraversa il tempo e lo sospende. “A Mia Madre” è un archivio di voci, segni, fotografie di giovani e giovanissimi passati dalla Nuziatella di Napoli, Monumento Memento è la riconfigurazione di quell’archivio: estetica, discorsiva, formale. Le storie diventano affluenti della Storia, a nuovi custodi del presente è affidato il capo del “ filo che s’addipana”.
“Nella camera delle meraviglie dei Tirannicidi - scrive il curatore Simone Maria Azzoni - “A Mia Madre” è l'intimità nell'eroico, la contraddizione nella celebrazione. De Rosa, “disinnescando” il monumento, sovverte la linea del tempo, sostituisce il senso definitivo con la domanda, svela la pace mentre rivela la guerra. Nella nobile dimensione “pubblica” del Museo, innesta una possibilità per contestare la memoria, quella collettiva, quella eroica della libertà e della ribellione “al tiranno”.”
Lo spazio è abitato da dittici come ex voto, cartoline come reliquie di tombe, lettere. Uno sfregio al monumento, alla nobiltà dello stesso marmo, quello della Nunziatella, quello delle statue classiche. Il passato si ricostruisce attraverso un gesto che restaura la linea del futuro.
“Ho cercato di operare una sottrazione di “misura e di peso”, - dice Yvonne De Rosa - di cercare nell’imponente monumentalità uno spazio dell’intimità. Le azioni belliche sono sottratte al tempo si fanno presente e via d'accesso ad un tempo comune: quello in cui di una lettera di un giovane soldato diventa la lettera di tutti i soldati. Parlando della guerra egli dice in una accorata lettera a sua madre : “nulla si può sperare da ciò che ci circonda se non inganni e disillusioni..”.”
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