Ma che ne sanno gli altri. Mostra personale di Ernesto Terlizzi

Periodo della mostra
8 giugno - 18 settembre 2023
Prezzo biglietto
incluso nel biglietto d'ingresso
Ernesto Terlizzi chiude il ciclo di opere dedicato ai profughi e il Mediterraneo, iniziato dieci anni fa con la personale di Milano “Apologia della superfice” a Spazio Tadini e poi ancora a Ferrara, Galleria del Carbone con la mostra “Derive” e infine quella di Roma a “StudioS” di Carmine Siniscalco.
Un dramma epocale, di grande attualità, ormai incontenibile e molto complesso da affrontare, su cui l’autore dal 2013 pone continuamente il suo sguardo d’artista.
Per questa mostra, lo fa innestando al centro delle sue carte pregiate l’inconfondibile icona di un puttino alato della pittura pompeiana. Le sale della Farnesina ospitano un corpo di 20 opere di diverso formato, tutte tecniche miste realizzate su carta thailandese kozo martellata e intelaiata su cui l’artista segna, incolla e strappa carte e cartoni per costruire e raccontare, tra cielo e mare, luoghi e forme profughe, attraverso l’inconfondibile segno a china del suo rigoroso bianco e nero. La mostra è curata da Marco di Capua, con il Matronato del Museo Madre di Napoli, Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee e il Patrocinio della Fondazione Filiberto e Bianca Menna insieme alla Casa Museo Spazio Tadini di Milano.
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